GABRIELLA GIACONI
Gabriella Giaconi nasce a Firenze nel 1967. Il suo percorso formativo ha inizio al Liceo Artistico “Firenze 2” e prosegue all’Accademia di Belle di Arti di Firenze dove frequenta il corso di scultura. Termina gli studi nel 1989 e nello stesso anno, in occasione della mostra di Antonio Berti sul Ponte Vecchio, espone l’opera “Busto di donna”.
Nell’ambito figurativo, gli anni di studio dall’Accademia sono stati quelli del’indagine profonda a tutti i livelli, da quello anatomico quello psicologico, che hanno formato un bagaglio di riferimento cui attingere di volta in volta in modo diverso, plasmandone ogni soggetto in base allo spirito evocativo del momento e del luogo..Lo stesso pathos viene riversato nella scelta del materiale e dei colori da utilizzare.
Parallelamente alla produzione scultorea iniziale, Gabriella si forma nell’ambito del restauro conservativo dei monumenti, accrescendo la sua esperienza sulle caratteristiche delle pietre. Figlia di orafi Gabriella ha modo di applicarsi anche in creazioni orafe-artistiche su commissione stabilendo, nel tempo, proficue collaborazioni con importanti marchi (brand) del settore: in breve tempo è in grado di presentare una propria creazione artistica in metallo prezioso come la linea di segni zodiacali dall'influsso precolombiano.
Dopo la realizzazione di una copia della “creazione di Adamo” di Michelangelo a grandezza naturale, Gabriella si innamora della pittura murale d'interni che di li a poco diventa la sua attività principale.
E’ un’eclettica curiosità che la spinge verso settori artistici diversi tra loro e il suo gesto creativo è sempre finalizzato all’armonia. L’intento dell’ispirazione artistica non è mai stato quello di colpire e turbare, quanto piuttosto quello di attrarre e rasserenare, di suscitare una qualche sintonia in chi guarda, un sentimento di pace interiore che rimanda alla citazione di Matisse:
”…….un’arte di equilibrio, purezza, quiete, priva di qualsiasi contenuto che possa turbare o inquietare; un’arte che sia per chiunque svolge un’attività intellettuale ad esempio un uomo d’affari o un letterato, una sorta di balsamo, che abbia cioè un effetto consolatorio per la mente; qualcosa di simile ad una comoda poltrona che da sollievo alle fatiche del corpo”.